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Le principali novità del decreto crescita

Il 27 giugno è stato approvato dalla Camera il cosiddetto Decreto Crescita (DL 34/2019) che ora è legge e attende solo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Una prima sintesi delle principali misure fiscali:

  • reintroduzione del superammortamento nella misura del 130% per gli investimenti effettuati a decorrere dal 1° aprile 2019 e fino al 31 dicembre 2019. La maggiorazione è ammessa anche qualora il bene venga consegnato entro il 30 giugno 2020 (sempreché entro il 31 dicembre 2019, l’ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione);
  • soppressione della mini-Ires, introdotta dalla legge di Bilancio 2019. Contestualmente si prevede l’introduzione di un’agevolazione Ires finalizzata ad incentivare il reimpiego degli utili in azienda;
  • incremento della deducibilità dell’Imu dovuta sui beni strumentali, dal reddito d’impresa e di lavoro autonomo: dal 2019 50%, dal 2020 60%, dal 2022 70% e dal 2023 100%;
  • slittamento dal 30 settembre al 30 novembre i termini di presentazione delle dichiarazioni dei redditi e Irap;
  • proroga al 30 settembre dei termini per i versamenti delle imposte dirette, dell’Irap e dell’Iva, in scadenza tra il 30 giugno e il 30 settembre 2019, per i soggetti che esercitano attività economiche per le quali sono stati approvati gli Isa e che dichiarano ricavi o compensi di ammontare non superiore al limite stabilito;
  • soppressa la norma in base al quale, in caso di mancata presentazione della comunicazione relativa alla proroga, anche tacita, o alla risoluzione del contratto di locazione per il quale è stata esercitata l’opzione per l’applicazione della cedolare secca, entro 30 giorni dal verificarsi dell’evento, si applicava la sanzione nella misura fissa pari a 100 euro, ridotta a 50 euro se la comunicazione era presentata con ritardo non superiore a 30 giorni;
  • per i contratti di locazione di immobili ad uso abitativo stipulati a decorrere dal 1° gennaio 2020 sarà possibile usufruire della detassazione dei canoni non percepiti senza dover attendere la conclusione del procedimento di convalida di sfratto, ma provandone la mancata corresponsione mediante l’ingiunzione di pagamento o l’intimazione di sfratto per morosità;
  • l’amministrazione finanziaria non potrà chiedere ai contribuenti, in sede di controllo formale delle dichiarazioni dei redditi, certificazioni e documenti relativi a informazioni disponibili nell’Anagrafe tributaria o dati trasmessi da parte di soggetti terzi in ottemperanza a obblighi dichiarativi, certificativi o comunicativi (ci si riferisce per esempio a tutti i dati acquisiti per la predisposizione della dichiarazione precompilata);
  • è consentito il ravvedimento operoso con versamento frazionato dell’imposta o versamento “tardivo” dell’imposta frazionata (cd. ravvedimento parziale). Si tratta in questo caso di una norma di interpretazione autentica e, quindi, con efficacia retroattiva;
  • fino al 31 dicembre 2021, per i trasferimenti di interi fabbricati a favore di imprese di costruzione o di ristrutturazione immobiliare anche in caso di operazioni esenti da IVA (art. 10, D.P.R. n. 633/1972), che, entro i successivi 10 anni, provvedano alla demolizione e ricostruzione degli stessi, conformemente alla normativa antisismica e con il conseguimento della classe energetica A o B, anche con variazione volumetrica rispetto al fabbricato preesistente ove consentita dalle vigenti norme urbanistiche, nonché all’alienazione degli stessi;
  • il sismabonus si estende ai comuni ricadenti nelle zone classificate a rischio sismico nelle zone 2 e 3;
  • è previsto l’obbligo di fatturazione elettronica anche nei rapporti commerciali tra Italia e San Marino;
  • è consentita la cessione del credito IVA anche trimestrale, oltre che di quello annuale;
  • a decorrere dal 2020, l’intento di avvalersi della facoltà di effettuare acquisti o importazioni senza applicazione dell’imposta deve risultare da apposita dichiarazione, redatta in conformità al modello approvato con provvedimento dell’Agenzia delle Entrate, trasmessa per via telematica all’Agenzia medesima, che rilascia ricevuta telematica con indicazione del protocollo di ricezione;
  • viene esteso a tutti i registri contabili (attualmente previsto per i soli registri IVA) aggiornati con sistemi elettronici, in qualsiasi supporto, l’obbligo di stampa cartacea soltanto all’atto del controllo;
  • dal 1° gennaio 2020 l’Agenzia Entrate, già in fase di ricezione delle fatture elettroniche, verificherà con procedure automatizzate la corretta annotazione dell’assolvimento dell’imposta di bollo, avendo riguardo alla natura e all’importo delle operazioni indicate nelle fatture stesse. In caso di mancato, insufficiente o tardivo pagamento dell’imposta resa nota dall’Agenzia delle Entrate si applica la sanzione del 30% del dovuto;
  • si riaprono al 31 luglio 2019 i termini per aderire alla rottamazione ter delle cartelle esattoriali, ovvero la definizione agevolata dei carichi affidati agli agenti della riscossione tra il 1° gennaio 2000 ed il 31 dicembre 2017 e al saldo e stralcio dei debiti fiscali e contributivi delle persone fisiche in difficoltà economica, affidati agli agenti della riscossione tra il 1° gennaio 2000 ed il 31 dicembre 2017.
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