L’improvvisa e non pianificata adozione dello smart working in gran parte delle aziende e degli studi professionali rischia di nascondere molte insidie.
Gli aspetti a cui porre attenzione sono principalmente due:
- la gestione del rapporto di lavoro nel rispetto della normativa (Statuto dei lavoratori, sicurezza lavoro, privacy, …)
- la sicurezza informatica
Sul primo aspetto non mancano le pubblicazioni. Già nel maggio 2018 l’Ordine dei Dottori Commercialisti di Milano aveva pubblicato il documento SMART WORKING: LE REGOLE APPLICATIVE (disponibile on line). Pochi giorni fa l’INAIL ha inoltre pubblicato una Informativa sulla salute e sicurezza nel lavoro agile.
Ma è ovviamente consigliato consultare sempre il proprio consulente di fiducia.
Anche il tema della sicurezza informatica aziendale non deve essere trascurato. La connessione da remoto nasconde sempre ulteriori rischi nel già complicato sistema della cyber security.
E’ fondamentale che ai dipendenti in modalità di lavoro agile, oltre alle dotazioni informatiche ed alle credenziali di autenticazione per l’accesso ai servizi informatici aziendali, sia fornita una adeguata formazione sulle procedure di sicurezza da adottare: dalla gestione delle password e degli account, alla protezione antivirus e antimalware, alle modalità di archiviazione e salvaguardia dei dati, solo per fare un esempio.
Anche in questo caso è importante coinvolgere figure professionali qualificate e non lasciare nulla all’improvvisazione.