Con una circolare diramata dal Comandante del terzo reparto operazioni l’11 marzo, il cosiddetto «dispositivo di vigilanza» della Guardia di Finanza si è adeguato alle nuove esigenze imposte dall’emergenza sanitaria ed economica e dunque al sostegno dell’economia sana e alla riduzione, per quanto possibile, delle «situazioni di sofferenza e di difficoltà» che si trovano ad affrontare cittadini, imprese e professionisti.
La sospensione, a tempo per ora indefinito, riguarda l’esecuzione delle verifiche, dei controlli fiscali e in materia di lavoro «fatti salvi i casi di indifferibilità e urgenza», ovvero per quelle situazioni connesse a violazioni per le quali potrebbero scadere i termini di contestazione. Sono sospesi anche i controlli strumentali e tutte le attività di intelligence e di polizia economico finanziaria di contrasto al riciclaggio.
Viene invece confermato il massimo impegno al contrasto di traffici illeciti, alla contraffazione e all’abusivismo commerciale e agli illeciti nelle gare per l’approvvigionamento di apparecchiature e presidi sanitari.
Anche il direttore generale dell’Agenzia Entrate, a seguito del Dpcm dell’11 marzo 2020 firmato una direttiva che sospende le attività di liquidazione, controllo, accertamento, accessi, ispezioni e verifiche, riscossione e contenzioso tributario da parte degli uffici dell’Agenzia, a meno che non siano in imminente scadenza (o sospesi in base a espresse previsioni normative).