Con la definitiva approvazione e conversione in legge del cosiddetto Decreto Semplificazioni (DL 14 dicembre 2018, n. 135) sono state in parte stabilite le definizioni legali di blockchain, o meglio, delle “tecnologie basate su registri distribuiti” (DLT) e degli smart contract, con le relative linee guida.
L’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) avrà il compito di individuare gli standard tecnici che tali tecnologie devono possedere per poter essere definite tali.
Lo scopo, nell’era della rivoluzione industriale 4.0, è quello di rendere legalmente riconosciuta la memorizzazione di un documento informatico su blockchain (ovvero su DLT) ed in particolare di dare valore legale alla validazione temporale elettronica.
Le definizioni, in quanto contenute nel decreto semplificazioni 2019, devono essere considerate Legge ma ad oggi non sono ancora applicabili in quanto mancano le definizioni tecniche.
Sarà compito dell’Agenzia per l’Italia Digitale stabilire quali requisiti concreti debbano avere queste tecnologie per poter rientrare in questa definizione ormai parte del codice civile italiano.
Gli esperti in blockchain del Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) potranno essere interpellati per aiutare l’AgID per l’individuazione delle specifiche tecniche.